Sul senso di dar vita ad una nuova associazione

(riflessioni e spunti)

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    Mammifero Bipede

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    Dato che questa sezione si intitola "Associazione o movimento" provo a dire la mia. Nei molti (troppi) anni in cui mi sono occupato, a diversi livelli, di ciclabilità, (prima come guida escursionista, poi come presidente dell'associazione Ruotalibera, consigliere nazionale FIAB, e successivamente come "cane sciolto", blogger, forumista, "ciclista critico" ed altro ancora che ora non mi sovviene), di acqua sotto i ponti ne ho vista passare parecchia, e penso di poter argomentare con cognizione di causa.

    In primis va detto che di associazioni, sul territorio, ce ne sono già parecchie. Varrebbe la pena domandarsi se non sarebbe più utile, anziché dar vita ad una nuova, ennesima, realtà, provare a collaborare con quelle già esistenti. L'obiezione a questa tesi (me la faccio da solo) è che le associazioni esistenti non sono riuscite, negli anni, ad ottenere granché, e questo probabilmente è un dato strutturale, e potrebbe dipendere dall'organizzazione interna delle associazioni stesse, come pure dai modi scelti per perseguire le finalità statutarie. E questo ci porta dritti filati al secondo punto.

    Le esigenze dei ciclisti romani si scontrano da sempre con uno zoccolo duro di ignoranza, ignavia, fatalismo, mancanza di volontà e totale incapacità progettuale, comuni alla classe politica ed alla popolazione. Il senso di un'associazione, più che alla "propositività" (sulla realizzazione di reti di mobilità ciclabile il "know how" maturato all'estero è ormai perfino sovrabbondante), andrebbe orientato alla ricerca di "strategie di pressione" per ottenere che le opere necessarie vengano deliberate, adeguatamente progettate, messe in cantiere, realizzate e mantenute.

    Una nuova associazione dovrebbe porsi obiettivi e/o dotarsi di strumenti in grado di sbloccare questa impasse che vede la ciclabilità romana ferma al palo. Col vantaggio potenziale di poter percorrere strade ancora inesplorate, e riuscire ad evitare di impantanarsi nelle "secche" che frenano l'azione delle associazioni esistenti.

    Altro punto da valutare per la salute e la crescita di questa nuova realtà è quello che, parafrasando il concetto di EROEI, potremmo definire la "Soddisfazione Ricavata per Energia Investita": stante che diverse persone inizieranno ad attivarsi sulle linee guida suggerite dallo statuto, la continuità della loro azione dipenderà in larga misura dall'ottenimento di risultati, o almeno di gratificazioni personali e/o pubbliche. Pensare di mettere al lavoro persone per mesi (o anni) senza prevedere una forma di retribuzione, anche puramente morale, è privo di senso.

    Inevitabilmente l'entrata in scena di un nuovo soggetto comporterà la reazione difensiva di quelli che "occupano la stessa nicchia". Questo significa che non si otterrà facilmente di far conoscere e pubblicizzare la nuova realtà, la quale dovrà farsi strada con le proprie forze in un habitat già sovraffollato.

    Quindi, riassumendo:
    1) quali obiettivi
    2) quali strumenti
    3) quale strategia
    4) quali canali/veicoli pubblicitari

    La discussione è aperta.
     
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    Francesco

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    Beh avrei due cosa da dire.
    Uno è che la mia personale esperienza all'interno di associazioni non è stata esattamente positiva
    Due: le cose non sono ferme. Il passato è passato. Le esigenze di uno sparuto numero di ciclisti in cui alla fine ci si conosceva tutti o si aveva tutti una conoscenza comune sono diverse da quelle che si prospettano per il futuro in cui sembra crescere enormemente il numero di ciclisti che vogliono far uso della bici per recrasi al lavoro e per la proprio mobilità in generale. Quindi cresce il peso delle cose dette anche se sono quelle che si è cercato di realizzare in passato senza riuscirci.
    Tre: trovo molto utile la nascita di un forum pubblico in cui tutti sono liberi di esprimersi mentre trovo masochistica l'organizzazione di strutture di cordinamento ciclabile dediti alla promozione della ciclabilità in cui però si limita l'accessibilità alle riunioni o non se ne pubblicano le date in modo appropriato ma solo i resoconti a cose fatte.
    Su obiettivi strumenti strategie e canali se ne puo discutere anche qui perchè no.

    Edited by Marcopie - 12/10/2009, 16:24
     
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    Mammifero Bipede

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    Francesco, scusa se ho censurato il tuo pensiero, ma la mia esperienza con le associazioni è stata, se possibile, ancora peggiore della tua... :(
    Se vuoi te lo spiego meglio via MP.
     
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    Francesco

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    CITAZIONE (Marcopie @ 12/10/2009, 16:25)
    Francesco, scusa se ho censurato il tuo pensiero, ma la mia esperienza con le associazioni è stata, se possibile, ancora peggiore della tua... :(
    Se vuoi te lo spiego meglio via MP.

    Come credi. manco mi ricordo piu che avevo scritto esattamente. Comunque il mio era solo un tentativo di contribuire sulla discussione ma, per carità ,senza creare poblemi a nessuno.
    Ne approfitto per fare i miei aguri di un futuro ricco di tanti contributi a questo interessantissimo forum.

    Saluti
    Francesco
     
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    CITAZIONE (Zorro62MTB @ 12/10/2009, 21:03)
    Come credi. Manco mi ricordo più che avevo scritto esattamente.

    Cose che avrebbero potuto dar adito all'accusa di diffamazione a mezzo stampa... :huh:
    Con l'attuale legge per l'editoria blog e forum vengono equiparati a dei giornali, addirittura i tenutari dei vari blog sono responsabili anche per quello che viene scritto da anonimi nei commenti. :cry:
    Detto ciò, le cose che scrivevi sulla democraticità imperfetta e sui limiti dei meccanismi associativi sarebbero sottoscrivibili in pieno... ma magari andrebbero espresse in una forma diversa.

    Detto questo, mi pare che la mia riflessione sia finita dov'era iniziata, e a distanza di quasi un giorno intero non ci siano ancora proposte concrete o ragionamenti sui vari punti che evidenziavo, e questo non mi sembra un segnale positivo (eufemismo). In compenso c'è un contributo "fuori posto" inserito nell'altro forum in cui avevo segnalato questa riflessione. ^_^
     
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    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 08:24)
    Detto questo, mi pare che la mia riflessione sia finita dov'era iniziata, e a distanza di quasi un giorno intero non ci siano ancora proposte concrete o ragionamenti sui vari punti che evidenziavo, e questo non mi sembra un segnale positivo (eufemismo).

    Bisogna avere pazienza, io su questo argomento sto evitando volutamente di intervenire perchè non voglio condizionare la discussione,
    posso solo scrivere che il processo di fondazione di un'associazione di questo genere puo' essere lungo proprio perchè poi l'associazione non sia solo improvvisazione o entusiasmo come capita invece per un movimento.
     
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    CITAZIONE (bikediablo @ 13/10/2009, 10:00)
    Bisogna avere pazienza, io su questo argomento sto evitando volutamente di intervenire perchè non voglio condizionare la discussione,

    Quale discussione?
    Mi sa che se non "intervieni" tu non lo farà nessuno/a. :huh:
     
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    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 13:29)
    Mi sa che se non "intervieni" tu non lo farà nessuno/a. :huh:

    Addirittura ? :-)
    Mi sembra eccessivo, ripeto io sto lanciando un sasso... non tiro indietro la mano ma voglio vedere anche
    qualche altro sasso che cade nello stagno, non ho nessuna intenzione di fare il capopopolo, posso continuare
    benissimo a fare da solo cose che mi tranquillizzano comunque la coscienza, anche se so benissimo che non
    porteranno mai ad un salto di qualità che puo' esserci solo nella moltitudine.

    Riporto quindi parte del mio messaggio di apertura di questo forum:
    ... ho deciso di creare questo posto per discutere di mobilità ciclistica (principalmente romana)
    ed eventualmente arrivare alla creazione di un'associazione
    (non una federazione di associazioni come attualmente è RomaCiclabile.org)
    che si occupi di sostenere e difendere gli interessi ed i diritti di chi usa anche la bici per muoversi in città.

    L'unico prerequisito oltre ovviamente a quello del rispetto delle opinioni di ciascuno e della normale netiquette,
    è quello di lasciare fuori discussioni relative a partiti politici o forme ideologiche che sono già patrimonio dei rispettivi blog.

    Dobbiamo concentrarci sul futuro più o meno immediato e riuscire a fare proposte che aggreghino più persone possibili.
    Se ci riusciremo sarà tanto di guadagnato per tutti, se non riusciremo almeno avremo tentato.


    Ora provo a seguire la tua traccia:

    Non bastano le associazioni che già esistono?:
    Si occupano di troppe cose spesso contrarie alle esigenze del ciclista urbano,
    a volte impediscono a chi non è iscritto di partecipare a processi decisionali proposti dalle istituzioni.

    Scopo di questa nuova associazione
    Innanzitutto tiriamole fuori queste esigenze dei ciclisti urbani romani, proviamo a farle condividere al maggior numero di essi.
    e cerchiamo di "porgerle" al grande pubblico (cominciando
    dai municipi), isolando quelli che con il proprio comportamento creano antipatia verso i ciclisti, e cercando di portarle avanti a norma di legge

    strumenti
    incontri periodici nei municipi o nei quartieri (non una singola sede difficilmente raggiungibile in bici)
    alleanze con altri soggetti (disabili, pedoni, pattinatori, anziani),
    petizioni, esposti per chiedere il rispetto delle leggi, ovvio che serve gente preparata dal punto di vista legislativo, legale,
    proposte di iniziativa popolare.

    EROEI
    Madonna Ma' che hai tirato fuori :-)
    Ma hai ragione una componente fondamentale sono le gratificazioni in primis vedere qualcosa realizzato per le nostre esigenze,
    a me questo già basterebbe no ? :-)
    Ma capisco anche che maggiore è l'impegno e maggiore sarà l'ambizione di successo, e questo secondo me si misurerà sul numero di persone
    attive che riusciremo a coinvolgere, ovviamente con i limiti di tempo che ciascuno di noi ha.
    Quello che prospetti tu è una sorta di Sindacato dei Ciclisti Urbani che sinceramente vedo molto distante nel tempo, fattibile e necessario solo se
    l'ampiezza del fenomeno ciclisti urbani assumerà dimensioni tali che si creeranno anche nuovi problemi.

    reazione di altre associazioni
    Se ci sarà una nuova associazione questa non si deve preoccupare di cosa fanno le altre, si puo' essere soci di più di un'associazione,
    secondo me è sufficiente non esporsi a critiche facendo le cose correttamente al limite della pignoleria.
    Statuto chiaro, cariche elette periodicamente, costanza nell'intervento, soci consapevoli non invogliati da una maglietta o un sacchetto,
    al limite l'unico benefit potrebbe essere la polizza rc compresa nell'iscrizione.
    Dopo di che potranno esserci dei sostenitori ossia persone che aderiscono con una firma in chiaro alle proposte dello statuto
    delegando l'associazione a rappresentarli sul piano istituzionale senza essere necessariamente soci.

    Insomma:

    1) quali obiettivi
    dobbiamo deciderli insieme ma sicuramente legati alla persona che utilizza anche la bici come mezzo di trasporto
    non solo per andare a fare una gita.
    Io oltre che ciclomobilista sono anche pedone, scooterista o automobilista per necessità ed a seconda delle mie esigenze e
    non posso imporre a nessuno di andare esclusivamente in bici, ma cerco di metterlo (e mettermi) in condizione di utilizzare gli
    altri mezzi (mezzi pubblici a parte naturalmente) il meno possibile .
    Ma posso chiedere e pretendere che chi decide di utilizzare la bici possa farlo in ragionevole sicurezza, confort ed almeno pari opportunità
    (che va tanto di moda) con gli altri utenti.
    In soldoni:
    -cicloparcheggi diffusi;
    -martellamento per il completamento delle ciclabili sballate, interrotte, differite o sospese.
    -priorità delle ciclabili, mai più cartelli che interrompono/riprendono la ciclabile, gli stop li avrenno gli altri veicoli;
    -martellamento per una inaugurazione delle ciclabili.
    -regole di circolazione stradale ad-hoc (es: svolta a destra con semaforo rosso, tutti gli attraversamenti pedonali e ciclabili,
    contromano solo bici in alcune strade, marciacicli);
    - bici su tutti i treni urbani e provinciali possibilmente gratis nei giorni feriali;
    - bici sulle metropolitane sempre ad esclusione delle ore di punta.
    - dorsali e circonvallazioni ciclabili, comunque le strade ad alto scorrimento, e manutenzione delle stesse;
    - le ciclabili extraurbane sia come costo iniziale che come manutenzione restano per me personalmente una spesa che non vale l'impresa,
    sarebbe preferibile prima realizzare la mobilità urbana e consentire il trasporto da e per la provincia con il treno+bici;
    - fornire consulenza alla mobilità alle aziende che non possono permettersi un mobility manager;
    - promuovere e pubblicizzare i comportamenti virtuosi da parte di enti ed aziende,
    (es.: ho visto che sul sito del Festival del Cinema si fa menzione dell'utilizzo della bicicletta, indicano bicinoleggi,
    magari potremmo fargli sapere che li accanto c'e' una pista ciclabile che loro occupano quando c'e' il festival)

    2) quali strumenti
    per avere adesioni:
    informazione (diffondere meno volantini e più miniguide pratiche da portare nel taschino mentre si pedala, scaricabili da internet o diffuse tramite i negozi dei ciclisti)
    località (coinvolgere localmente nei quartiere e nei municipi in incontri aperti a tutti);
    legalità (condividere la conoscenza e sfruttare la legislazione vigente, fare proposte di legge locali)
    praticità (non è ecologico creare una pista nel parco o in spazi isolati inutilizzabile di notte, o un tratto sterrato impraticabile quando piove
    altrimenti poi non sarà utilizzato con continuità)

    3) quale strategia
    continuità dell'azione ossia obbiettivi che possano essere portati avanti da chiunque,
    se uno per qualunque motivo non c'e' gli altri continuano...

    4) quali canali/veicoli pubblicitari
    le guide di cui sopra da distribuire nei negozi o sulle ciclabili ai ciclisti che incontriamo;
    passaparola locale e sul web;
    comunicati stampa con cui pressare i free-press ed i quotidiani con edizione romana.

    UTOPIA ?
    puff... puff... pant... pant...
    ora dite la vostra...
     
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  9. caiofabricius
     
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    User deleted


    CITAZIONE
    "ora dite la vostra..."

    Encomiabile Diablo,

    poi elaboro la mia ,

    ma ti anticipo e constato una cosa un pò triste, anzi MOLTO


    (NUN LEGGE SE NUN TE VOI SCORA')















    SEMO SEMPRE LI STESSi !!!!!!

    (Guarda 'npò 20 o giù di lì, la stessa numerosità dei CLAN delle scimmie antroporfe per controllà il territorio: vorrà dire pure qualcosa...penzece....)

    Celosò, celosò sò 'n depresso finale, però vorrei vedè a Te cò tuutti sti ANTIEMETICI.....

    Cmq se te voi deprime pure Tu FATTE UN GIRO sui Blog/Forum/associazioni e conta.

    Edited by Marcopie - 13/10/2009, 18:32
     
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    Premesso che ogni singolo punto del dibattito meriterebbe un'analisi "a sé" (che magari faremo più in là), ti rispondo.

    CITAZIONE (bikediablo @ 13/10/2009, 18:10)
    Ora provo a seguire la tua traccia:

    Non bastano le associazioni che già esistono?:
    Si occupano di troppe cose spesso contrarie alle esigenze del ciclista urbano,
    a volte impediscono a chi non è iscritto di partecipare a processi decisionali proposti dalle istituzioni.

    Le associazioni non possono impedire nulla a chi non è iscritto.
    Sono le istituzioni, organi derivanti da un processo di delega, che preferiscono relazionarsi coi "propri simili".
    Il "Coordinamento Roma Ciclabile" è una creatura di Esposito, non delle associazioni (tant'è che diverse non ne fanno parte, a cominciare da Ruotalibera)
    La domanda era un'altra: "non avrebbe più senso iscriversi ad un'associazione e portare avanti lì le proprie istanze?"
    (l'obiezione che facevo io ai tempi in cui ero presidente di Ruotalibera)
    Chiaramente io ho adesso una mia risposta, derivante dall'averci provato, ma chiedo ugualmente l'altrui parere.

    CITAZIONE
    Scopo di questa nuova associazione
    Innanzitutto tiriamole fuori queste esigenze dei ciclisti urbani romani, proviamo a farle condividere al maggior numero di essi.
    e cerchiamo di "porgerle" al grande pubblico (cominciando dai municipi), isolando quelli che con il proprio comportamento creano antipatia verso i ciclisti, e cercando di portarle avanti a norma di legge

    Le "esigenze dei ciclisti", in linea di massima, sono stra-note. Esaudirle è solo questione di volontà politica.
    Forse tu fai riferimento a "micro-esigenze", come le piste ciclabili spazzate periodicamente e ritinteggiate quando serve? :huh:

    CITAZIONE
    strumenti
    incontri periodici nei municipi o nei quartieri (non una singola sede difficilmente raggiungibile in bici)
    alleanze con altri soggetti (disabili, pedoni, pattinatori, anziani),
    petizioni, esposti per chiedere il rispetto delle leggi, ovvio che serve gente preparata dal punto di vista legislativo, legale,
    proposte di iniziativa popolare.

    Tutto questo richiede una volontà che può essere alimentata solo da risultati positivi, ed è facilmente azzerabile con un semplice "muro di gomma" a costo zero da parte delle istituzioni (vedi punto seguente).
    Poi "alleanze" si possono fare tra soggetti "congrui", se rimaniamo singoli ciclisti senza un esplicito meccanismo di delega, come possiamo interagire con strutture rappresentative?

    CITAZIONE
    EROEI
    Madonna Ma' che hai tirato fuori :-)
    Ma hai ragione una componente fondamentale sono le gratificazioni in primis vedere qualcosa realizzato per le nostre esigenze,
    a me questo già basterebbe no ? :-)
    Ma capisco anche che maggiore è l'impegno e maggiore sarà l'ambizione di successo, e questo secondo me si misurerà sul numero di persone
    attive che riusciremo a coinvolgere, ovviamente con i limiti di tempo che ciascuno di noi ha.
    Quello che prospetti tu è una sorta di Sindacato dei Ciclisti Urbani che sinceramente vedo molto distante nel tempo, fattibile e necessario solo se
    l'ampiezza del fenomeno ciclisti urbani assumerà dimensioni tali che si creeranno anche nuovi problemi.

    No, secondo me la strategia sarà di "creare" nuovi problemi.
    Non illudiamoci, i nostri interlocutori si muovono solo se presi a calci nel ....
    Quello che dovremo essere in grado di creare sarà una sorta di permanente "spina nel fianco", in modo da cavarne fuori dei risultati.
    E non dovrà essere troppo "dispendiosa" per chi ci lavorerà, altrimenti non raggiungeremo una "massa critica" di "pungolatori".
    L'ideale sarebbe ideare un'azione con delle componenti ludiche, che si auto-ripaghi per quanto riguarda i partecipanti.

    Apro una parentesi sul passato.
    In passato, come accompagnatore e poi presidente di Ruotalibera-Fiab, teorizzai che un aumento del numero dei ciclisti avrebbe accelerato la transizione ad un'urbanistica a misura di ciclista, e vidi nell'escursionismo la "molla" per fare affezionare alla bicicletta un maggior numero di persone.
    L'escursionismo ha di bello che si auto-alimenta, si va in bici perché ci si diverte, si coinvolgono altre persone ed il numero dei ciclisti cresce.
    Dal punto di vista della mobilità urbana in parte funzionò, in parte no... :(
    Per dirne una, è grazie a quella logica che oggi abbiamo una Cecilia Gentile, ed è altrettanto evidente, per me, che le sue (direi nostre) vicissitudini con l'associazione nella sua incarnazione attuale siano alla base di una diminuzione nell'azione comune.

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    reazione di altre associazioni
    Se ci sarà una nuova associazione questa non si deve preoccupare di cosa fanno le altre, si puo' essere soci di più di un'associazione,
    secondo me è sufficiente non esporsi a critiche facendo le cose correttamente al limite della pignoleria.
    Statuto chiaro, cariche elette periodicamente, costanza nell'intervento, soci consapevoli non invogliati da una maglietta o un sacchetto,
    al limite l'unico benefit potrebbe essere la polizza rc compresa nell'iscrizione.
    Dopo di che potranno esserci dei sostenitori ossia persone che aderiscono con una firma in chiaro alle proposte dello statuto
    delegando l'associazione a rappresentarli sul piano istituzionale senza essere necessariamente soci.

    Mah, io pensavo ad altri problemi.
    Per esempio questo forum come spazio di discussione rischia di sovrapporsi p.e. al blog RomaPedala, e credo che da quelle parti otterrà poca collaborazione/visibilità/simpatia.
    Altrettanta ne avrà da associazioni che vedranno il rischio di perdere terreno nei confronti delle istituzioni ed essere scavalcate.
    Non è qualcosa che si possa evitare. Il mio suggerimento era solo di metterlo nel conto dei futuri potenziali problemi.

    CITAZIONE
    1) quali obiettivi
    dobbiamo deciderli insieme ma sicuramente legati alla persona che utilizza anche la bici come mezzo di trasporto
    non solo per andare a fare una gita.
    Io oltre che ciclomobilista sono anche pedone, scooterista o automobilista per necessità ed a seconda delle mie esigenze e
    non posso imporre a nessuno di andare esclusivamente in bici, ma cerco di metterlo (e mettermi) in condizione di utilizzare gli
    altri mezzi (mezzi pubblici a parte naturalmente) il meno possibile .
    Ma posso chiedere e pretendere che chi decide di utilizzare la bici possa farlo in ragionevole sicurezza, comfort ed almeno pari opportunità
    (che va tanto di moda) con gli altri utenti.
    In soldoni:
    -cicloparcheggi diffusi;
    -martellamento per il completamento delle ciclabili sballate, interrotte, differite o sospese.
    -priorità delle ciclabili, mai più cartelli che interrompono/riprendono la ciclabile, gli stop li avrenno gli altri veicoli;
    -martellamento per una inaugurazione delle ciclabili.
    -regole di circolazione stradale ad-hoc (es: svolta a destra con semaforo rosso, tutti gli attraversamenti pedonali e ciclabili,
    contromano solo bici in alcune strade, marciacicli);
    - bici su tutti i treni urbani e provinciali possibilmente gratis nei giorni feriali;
    - bici sulle metropolitane sempre ad esclusione delle ore di punta.
    - dorsali e circonvallazioni ciclabili, comunque le strade ad alto scorrimento, e manutenzione delle stesse;
    - le ciclabili extraurbane sia come costo iniziale che come manutenzione restano per me personalmente una spesa che non vale l'impresa,
    sarebbe preferibile prima realizzare la mobilità urbana e consentire il trasporto da e per la provincia con il treno+bici;
    - fornire consulenza alla mobilità alle aziende che non possono permettersi un mobility manager;
    - promuovere e pubblicizzare i comportamenti virtuosi da parte di enti ed aziende,
    (es.: ho visto che sul sito del Festival del Cinema si fa menzione dell'utilizzo della bicicletta, indicano bicinoleggi,
    magari potremmo fargli sapere che li accanto c'e' una pista ciclabile che loro occupano quando c'e' il festival)

    Provo a riassumerli:
    1) infrastrutture
    2) manutenzione
    3) agevolazioni
    4) modifiche legislative

    Niente di nuovo sotto il sole, ma nemmeno mi aspettavo grosse novità... :)

    CITAZIONE
    2) quali strumenti
    per avere adesioni:
    informazione (diffondere meno volantini e più miniguide pratiche da portare nel taschino mentre si pedala, scaricabili da internet o diffuse tramite i negozi dei ciclisti)
    località (coinvolgere localmente nei quartiere e nei municipi in incontri aperti a tutti);
    legalità (condividere la conoscenza e sfruttare la legislazione vigente, fare proposte di legge locali)
    praticità (non è ecologico creare una pista nel parco o in spazi isolati inutilizzabile di notte, o un tratto sterrato impraticabile quando piove
    altrimenti poi non sarà utilizzato con continuità)

    1) informazione
    Siamo nell'era di Internet (anche se in Italia si fa di tutto per evitare che i cittadini la usino), le informazioni si trovano già lì (qui!)
    Penso che l'unica informazione significativamente nuova da veicolare sia l'esistenza di questo forum.
    Altrimenti vanno bene le miniguide, a patto che qualcuno (sponsor?) paghi le stesse ed il lavoro per realizzarle.

    2) incontri
    Più facile a dirsi che a farsi, ma su questo punto sospendo il giudizio perché organizzare queste cose è un'attitudine che proprio non ho.

    3) legalità
    In Italia?????

    4) praticità
    Non capisco questo punto, mi pare che tu stia confondendo gli strumenti con gli obiettivi.
    Non siamo noi che progetteremo le piste... al massimo le propugneremo.

    CITAZIONE
    3) quale strategia
    continuità dell'azione ossia obbiettivi che possano essere portati avanti da chiunque,
    se uno per qualunque motivo non c'e' gli altri continuano...

    Già questo non è facile da realizzare.
    Le persone che si prendono in carico iniziative diventano "ipso facto" insostituibili, a meno di voler ridimensionare drasticamente le aspettative.
    In alternativa ci si limiterà ad azioni fattibili "da chiunque", ovvero "low level".
    da questo, temo, non se ne esce fuori, ma sono pronto a cambiare idea di fronte a fatti concreti.

    CITAZIONE
    4) quali canali/veicoli pubblicitari
    le guide di cui sopra da distribuire nei negozi o sulle ciclabili ai ciclisti che incontriamo;
    passaparola locale e sul web;
    comunicati stampa con cui pressare i free-press ed i quotidiani con edizione romana.

    Le "guide di cui sopra" avranno un costo e degli sponsor che potrebbero risultare incompatibili con la diffusione (l'esempio è quello del calendario di RL, che essendo sponsorizzato da negozi di bicicletta non sempre trova buona accoglienza presso gli altri negozianti).
    Il "passaparola sul web" potrebbe essere ostacolato dalle "antipatie" di cui sopra.
    I comunicati stampa "pressanti" chi li scrive, chi li manda?

    CITAZIONE
    UTOPIA ?
    puff... puff... pant... pant...
    ora dite la vostra...

    Stanco?
    Questo è solo l'inizio... :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:
     
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    CITAZIONE (caiofabricius @ 13/10/2009, 18:27)
    (NUN LEGGE SE NUN TE VOI SCORA')
    SEMO SEMPRE LI STESSi !!!!!!
    (Guarda 'npò 20 o giù di lì, la stessa numerosità dei CLAN delle scimmie antroporfe per controllà il territorio: vorrà dire pure qualcosa...penzece....)

    "...ehhh numme scoro e no che nummescoro nummescoro... " (musica Jovanotti testo Bikediablo)

    Il problema è che tanta gente non ha internet e molti di quelli che ce l'hanno non intervengono, ma io sono convinto
    che il messaggio stia passando, ieri sera 11 ciclisti! dall'eur a casa e chissà quanti altri non ne ho visti poichè era buio
    e non era gente che andava a spasso (che non sarebbe neanche un male comunque).

    Dobbiamo fare passa parola distribuire piccole guide (non volantini !!!) ricordi quella che avevo proposto sul bmf ?
    il vademecum ciclabile da scaricare, stampare su foglio A4 (anche su carta riciclata), piegare e portare con se o distribuirlo...
    image

    Ovviamente è da aggiornare!!!

    Edited by bikediablo - 14/10/2009, 10:43
     
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  12. caiofabricius
     
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    Riporto anche qui dal Forum di Cicloappuntamenti:

    "Diablo , io sono uno dei 20 del CLAN Antropomorfo . E TANTI (pochi, pochissimi in effetti) SIAMO: conta, sudai!

    Sto qui, da te, su RomaPedala e RuotaLibera, tutte realtà NOBILI e UTILISSIME, ma concordo col concetto che un esercito piccolo e ASSEDIATO DEVE risparmiare, o meglio razionalizzare, l'uso delle munizioni.

    Sulle polemiche astiose e allontana-ciclisti verginelli e pii, temo che tu ce l'abbia anche un pò con me, e ti dico subito CHE HAI RAGIONE, ma sono 30 anni che vedo in bici le stesse cose incredibili per un Paese Civile, ma non continuo, non mi inoltro in gineprai ricchi di trappole dialettiche.

    Ti ritrasmetto però quest'ultima VERGOGNA SCHIFOSA, che dopo le tue considerazioni mi sono AUTOCENSURATO di estenderla alla platea di ROMAPEDALA:

    mer 14/10/09 08:42 [email protected] ha inviato:
    > Temo che dopo aver letto questo articolo, anche il tuo medico curante,
    > dott. Eme, perderà ogni speranza di un tuo possibile recupero:
    >
    > http://www.repubblica.it/2009/10/motori/si...curezza-09/coyo
    > te-autovelox/coyote-autovelox.html?ref=hpspr1

    Risposta: Con il sollecito del dott. EME ho mandato al "Blog" il seguente contributo:

    "Basta razionalità e società civile, il fondo è stato ormai raggiunto.

    Una sola speranza:
    il prossimo delle migliaia di investiti, paralizzati e uccisi dalle torme di SORCICORRENTI vili ed incivili che assediano le città italiane sia l'osceno furbetto che progetta, vende, monta o non contrasta giuridicamente questo SCHIFO, ultima vergogna di BANANAS."

    INVITO TUTTI AD INVIARE UN "CONTRIBUTO" a chi pensa che sia giusto che ciclisti, pedoni, bambini, vecchi, deboli siano solo birilli fastidiosi di fronte al luccigante feticcio.

    Senza polemiche, ovviamente, ma sperando che chi avesse i contatti col PADRETERNO che io non ho , lo solleciti in tal senso.

    AVe caiofabricius VALE
     
    .
  13. Mamaa
     
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    Ragazzi, leggere tutte le vostre esternazioni é molto educativo ma assai faticoso!
    Mi gira la testa, non so più a chi volevo rispondere e a che proposito!
    Provo a stringere al massimo la cosa:
    - Le mini guide solo la cosa migliore allo stato attuale, da stampare, ahimé, a carico ns e distribuire ad obiettivi mirati (neofiti, mamme alle prime escursioni, colleghi dubbiosi, etc..)
    - Dire che su internet c'é tutto e dare per scontato che TUTTI abbiano internet o lo sappiano usare é eccessivo. Nella mia quotidiana ricerca di proseliti (leggasi rompo le balle a tutti co'sta storia de 'nna in bici) mi accorgo che la gente non solo non ha la più minima concezione delle regole del CdS riguardo i velocipedi, ma non sanno neanche che esistono gruppi, forum, associazioni, eventi e quant'altro. Vivono in un limbo di telelobotomizzati che quando vedono passare uno in bici magari in un giorno diverso dalla domenica si stupiscono (quando non si incavolano convinti che non devono andare sulle strade) e dopo 10 secondi hanno già rimosso dal cervello l'immagine.
    Confesso che anch'io prima di approdare per caso su RP ne sapevo meno di zero (a parte il CdS) e dopo mi si é aperto un intero universo di informazioni, ma tra i tanti che conosco e che cmq sono pro-velocipede quasi nessuno va a leggersi i blog o a reperire le info in internet (anche quelli che lo usano!!), aspettano che eventi e notizie gli cadano dal cielo!
    Insomma (alla fine ho stretto ben poco) qui tocca veramente, ma veramente partire dal basso, anzi dalla cantina!
     
    .
  14. andreafila
     
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    Ciao a tutti.
    Scusate il ritardo, mi ero ripromesso di seguire subito l'invito di Bikediablo ma proprio non ne ho avuto il tempo.

    Ho cercato di leggere tutto, ma proprio tutto, e quello che mi lascia perplesso, se devo dire la verità, è proprio il fatto che ci sia così tanto da leggere.
    Mi spiego meglio: anch'io ho una certa esperienza di associazionismo, e a mio parere un rischio è proprio quello di rimanere incartati sui messaggi su web.
    Intendo dire che purtroppo molti son quelli che intervengono (spesso a sproposito) sui blog, anche con proposte interessanti, ma pochissimi sono poi (concordo con Caius) quelli che spendono il loro tempo e le loro energie in progetti non remunerati se non dalla soddisfazione personale. Io, per capirci, non credo nelle associazioni formate da aderenti virtuali, ma da persone che in carne ed ossa si incontrano e dedicano parte del loro tempo in progetti condivisi.

    Non entro nel merito della discussione sulla necessità di fare una nuova associazione. E' ovvio che sarei di parte, perchè sono convinto che la ciclabilità urbana sia l'obiettivo principale per un'associazione FIAB a Roma (e infatti su questo punto in passato ho avuto molti scontri su chi vedeva RL come un'associazione di cicloescursionismo). Io ad esempio non avrei difficoltà ad entrare anche in un'altra associazione con gli stessi obiettivi, ma sinceramente mi sembra un disperdere le forze. Magari mi sbaglio, ma ho quest'impressione. Comunque non la vedrei di certo come una "concorrente" (questo termine lo uso' una volta il presidente di un'altra nota associazione nei nostri confronti): per me siamo tutti dalla stessa parte.
    Però è chiaro che presentarci in ordine sparso non solo fa disperdere le magre forze che abbiamo, ma da' anche una cattiva impressione alle istituzioni.
    Per questo, e anche per il fatto che esistono persone molto valide ma che a mio parere non sono capaci di lavorare in un'associazione, vedrei molto meglio una Federazione, che (ripeto un concetto già espresso) dovrebbe raccogliere appartenenti ad associazioni e non, e soprattutto dovrebbe eleggere i propri rappresentanti tramite il voto dei SINGOLI ciclisti, e non per rappresentanti delle associazioni.

    Scusate ora ma devo proprio scappare, a presto.
     
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  15.  
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    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    Le associazioni non possono impedire nulla a chi non è iscritto.
    Sono le istituzioni, organi derivanti da un processo di delega, che preferiscono relazionarsi coi "propri simili".
    [...]
    La domanda era un'altra: "non avrebbe più senso iscriversi ad un'associazione e portare avanti lì le proprie istanze?"
    (l'obiezione che facevo io ai tempi in cui ero presidente di Ruotalibera)
    Chiaramente io ho adesso una mia risposta, derivante dall'averci provato, ma chiedo ugualmente l'altrui parere.

    Possono impedire eccome, semplicemente relazionandosi con le istituzioni (che lo preferiscono) in modo tale da escludere gli altri,
    comprendo le istituzioni ma l'associazione no, deve lasciare spazio anche ai cittadini singoli.
    Caio sa di cosa parlo ci siamo trovati insieme ad un incontro e quando sono uscito... ero imbufalito per il comportamento del capo di un'associazione che ha voluto fare il bello ed il cattivo tempo per i propri interessi.
    Non tutte le associazioni sono cosi' ma alcune attualmente in circolo lo sono.

    Per quanto riguarda perchè non iscriversi ad una esistente, stimo molto l'impegno di RuotaLibera e di .... BiciRoma,
    ma la prima secondo me è troppo interessata all'escursionismo, la seconda al diporto di massa.
    Ripeto non sono demeriti ma sicuramente non si concentrano sulla mobilità urbana, disperdendosi in tanti rivoli.
    Di BiciRoma oltretutto non sono riuscito conoscere lo statuto (ho cercato sul sito, ho chiesto ai banchetti: niente)
    e tu mi insegni che uno prima di iscriversi dovrebbe sapere quale sia lo statuto, ma a quanto pare alla maggior parte di quelli
    che si iscrive ad una associazione di questo non interessa molto.

    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    Quello che dovremo essere in grado di creare sarà una sorta di permanente "spina nel fianco", in modo da cavarne fuori dei risultati.
    E non dovrà essere troppo "dispendiosa" per chi ci lavorerà, altrimenti non raggiungeremo una "massa critica" di "pungolatori".
    L'ideale sarebbe ideare un'azione con delle componenti ludiche, che si auto-ripaghi per quanto riguarda i partecipanti.

    No te prego le componenti ludiche noooooooooooooooo :lol:
    Ci sono passato con le proteste contro il decreto Moratti sulla scuola e sto ancora vomitando...
    Ripeto la soddisfazione dovrebbe essere quella di riuscire nel proprio intento, oltretutto non per cose teoriche o lontanissime
    ma per problemi concreti, poi io sinceramente mi diverto ad incontrarvi ^_^

    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    rischia di sovrapporsi p.e. al blog RomaPedala, e credo che da quelle parti otterrà poca collaborazione/visibilità/simpatia.
    Altrettanta ne avrà da associazioni che vedranno il rischio di perdere terreno nei confronti delle istituzioni ed essere scavalcate.
    Non è qualcosa che si possa evitare. Il mio suggerimento era solo di metterlo nel conto dei futuri potenziali problemi.

    Non mi sono svegliato e creo un'associazione, ho creato un forum (di cui parlavo da tempo su RP) e chiamato le persone che so essere interessate a parlarne poi vediamo che succede.
    Saremo liberi di voler mettere in piedi un'iniziativa senza essere giudicati male a priori?
    Io poi credo molto nella buona fede delle persone penso che sia su RP che anche in alcune altre associazioni in particolare Ruota Libera
    ci siano persone seriamente realmente interessate a certi temi (l'ho notato quando sono intervenuti agli incontri di romapedala) e se vedranno serietà non credo avranno difficolta' a confrontarsi.
    Ho certamente più fiducia in loro che nel popolo di FaceBook.

    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    Provo a riassumerli:
    1) infrastrutture
    2) manutenzione
    3) agevolazioni
    4) modifiche legislative
    Niente di nuovo sotto il sole, ma nemmeno mi aspettavo grosse novità... :)

    In una barzelletta il sunto dei Promessi Sposi era: "la storia di un uomo che ama una donna che ama un'altro uomo"
    un po' riduttivo no?
    Preferisco i dettagli, sono anche più perseguibili.

    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    Siamo nell'era di Internet (anche se in Italia si fa di tutto per evitare che i cittadini la usino), le informazioni si trovano già lì (qui!)

    Marco questa è la grande truffa del mondo attuale per cui se compro un televisore mi devo scaricare i manuali da internet,
    conta il mondo reale parlare con le persone chiedere le loro esperienze e informare sulle nostre e sui temi.
    Hai letto i messaggi di Trip io che sono un curioso delle ciclabili ne ignoravo più d'una... forse saranno anche state citate su RP ma valle a ritrovare...
    Per le miniguide pensavo ad un lavoro autoprodotto, quelle che ho linkato le avevo fatte io e posso rimetterci mano, ovviamente si tratta di decidere i contenuti che si possono inserire all'epoca pensavo all'elenco delle ciclabili principali con i riferimenti utili ferrovie, metro, parchi, uffici pubblici, scuole, negozi di bici ecc, intersezioni ecc.
    Niente sponsor !!!! si possono stampare anche su carta A4 riciclata e al limite fare fotocopie, più siamo casarecci più siamo credibili,
    distribuirle in negozio ma ancor di più alle persone.

    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    2) incontri
    Più facile a dirsi che a farsi, ma su questo punto sospendo il giudizio perché organizzare queste cose è un'attitudine che proprio non ho.

    Guarda Trip ha colto subito il senso, incontri locali in bici.
    Marco (tenghe) proponeva anche incontri a pranzo vicino ai rispettivi luoghi di lavoro, ne abbiamo fatto uno solo io e lui
    ed è valso più quello di cento post o commenti ;)

    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    3) legalità
    In Italia?????

    Si! non mi troverete d'accordo a bloccare il traffico in stile CM lo sai no ? :P

    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    Non siamo noi che progetteremo le piste... al massimo le propugneremo.

    Le piste tipo la Roma-Ostia non se le inventa ne' il comune ne' la provincia le hanno proposte le associazioni,
    come pure certi percorsi bucolici, che pero' sono deserti durante la settimana.

    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    Le persone che si prendono in carico iniziative diventano "ipso facto" insostituibili, a meno di voler ridimensionare drasticamente le aspettative.
    In alternativa ci si limiterà ad azioni fattibili "da chiunque", ovvero "low level".
    da questo, temo, non se ne esce fuori, ma sono pronto a cambiare idea di fronte a fatti concreti.

    dipende dal tipo di programma che sceglieremo di portare avanti
    siamo ancora alla fase iniziale.
    Non vorrei che tutto questo ruotasse solo intorno a me e te.

    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    Le "guide di cui sopra" avranno un costo e degli sponsor che potrebbero risultare incompatibili con la diffusione (l'esempio è quello del calendario di RL, che essendo sponsorizzato da negozi di bicicletta non sempre trova buona accoglienza presso gli altri negozianti).
    Il "passaparola sul web" potrebbe essere ostacolato dalle "antipatie" di cui sopra.
    I comunicati stampa "pressanti" chi li scrive, chi li manda?

    guide prodotte in proprio, al limite autotassazione per fotocopie (stiamo parlando di un foglio A4 per ciascuna guida)
    il passaparola passa comunque e non credo che saremo ostacolati.
    Intanto vediamo di aprirci la strada con le guide ed il web e di fare qualche incontro locale, veicolando il giusto messaggio, dopo di che cercheremo tramite i comunicati stampa di allargare la conoscenza.

    CITAZIONE (Marcopie @ 13/10/2009, 19:48)
    Stanco?

    Io no :P
    spero che gli altri reggano questo ritmo vedo che Mamaa ci sta mollando ^_^

    Edited by Marcopie - 14/10/2009, 18:35
     
    .
24 replies since 12/10/2009, 12:16   325 views
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